Gentili Colleghi, ci giunge notizia dalla dr.ssa Daniela Cimini responsabile per l'Area vasta 2 delle vaccinazioni, che dopo il suo invio, ha avuto notizia che alcuni di voi non hanno ricevuto la email qui sotto riportata. Ci scusiamo con coloro che dovessero riceverla due volte, ma... "repetita iuvant" Buon giorno, vi invio le indicazioni operative per l’uniforme implementazione a tutti gli adolescenti (femmine e maschi) della Vaccinazione contro il Papilloma virus umano (HPV) nonovalente, prevista dal PNPV 2017-2019, recepito con Delibera della Giunta Regionale n.458 del 15/05/2017. I ragazzi/e nati nel 2007 verranno attivamente chiamati, ma il vaccino è esigibile anche per la coorte del 2006. La gratuità verrà garantita fino al compimento del 18esimo anno e 364 giorni. Tutti gli operatori sanitari, in particolare quelli dei servizi vaccinali territoriali, i PLS e i MMG sono invitati a diffondere presso i genitori il messaggio dell’importanza di somministrare la vaccinazione senza ritardi, secondo la tempistica prevista dal calendario vaccinale, per proteggere il proprio ragazzo/a dall’infezione da HPV, causa più comune dei tumori del collo dell’utero, della vulva, vagina, ano, pene e orofaringe. Cliccando sui seguenti Link potrete anche scaricare le lettere che vengono inviate ai genitori Invito alla vaccinazione contro il Papillomavirus (HPV, Human Papilloma Virus) Sollecito alla vaccinazione contro il Papillomavirus (HPV, Human Papilloma Virus) HPV FAQ Papillomavirus (HPV) La malattia e la vaccinazione Che cos’è il Papillomavirus (HPV)? È un virus molto diffuso che si trasmette in particolare attraverso i rapporti sessuali, anche non completi. L’infezione è spesso asintomatica; per questo in molti casi chi ne è colpito non sa di esserlo, aumentando il rischio di trasmissione del virus. Chi può essere colpito? Tutte le persone sessualmente attive sono esposte al rischio di contrarre l’HPV. L’infezione è molto diffusa; infatti, nell’80% delle persone, il contatto con il virus avviene almeno una volta nella vita. Nel 70-90% dei casi l’infezione viene eliminata dal nostro sistema immunitario senza conseguenze sulla salute. In alcuni casi, però, l’HPV può portare allo sviluppo di malattie anche gravi. Quali malattie provoca? Esistono circa 150 tipi di HPV, ognuno identificato con un numero. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha confermato l’evidenza oncogena per 12 tipi di HPV). I tipi HPV 16, 18, 31, 33, 45, 52 e 58 sono responsabili del 90% dei tumori del collo dell’utero, e di circa l’85% dei tumori HPV-correlati della vulva, vagina, ano, pene e orofaringe. Altri tipi di Papillomavirus, identificati come HPV 6 e HPV 11, sono responsabili dei condilomi (verruche) genitali, una patologia a trasmissione sessuale che colpisce uomini e donne in egual misura. I condilomi sono di natura benigna, ma hanno un forte impatto sulla salute e sulla qualità di vita. Come si può prevenire? L’uso del profilattico e un’accurata igiene intima non bastano a proteggere dall’infezione da HPV. Infatti, il profilattico riduce il rischio di contrarre l’infezione, ma non protegge completamente perché le zone infettate possono trovarsi anche nella parte non coperta dal profilattico. Quindi, l’unico vero strumento di prevenzione è la vaccinazione, che impedisce di contrarre le infezioni da HPV e quindi di evitare lo sviluppo delle malattie che il virus può provocare. Il più recente vaccino contro l’HPV è il 9-valente che include, oltre ai tipi 6, 11, 16 e 18 presenti nel precedente vaccino quadrivalente, anche altri 5 tipi ad alto rischio (31, 33, 45, 52, 58); è una grande opportunità per maschi e femmine, in quanto con questo vaccino la potenziale protezione per tutti i tumori associati ad HPV passa da circa il 70% dei precedenti vaccini a quasi il 90%. Dopo la vaccinazione, è necessario effettuare controlli regolari? Dal momento che i vaccini non proteggono da tutti i tipi di HPV, è importante per le donne sottoporsi a regolari controlli di screening anche dopo la vaccinazione. Per la prevenzione del tumore del collo dell’utero, alleati importanti sono il Pap-test e l’HPV-test, che permettono di diagnosticare in fase precoce il tumore e quindi di eliminarlo quando ancora non è diffuso. Lo screening per il tumore del collo dell’utero è raccomandato a partire dai 25 anni di età. A chi si rivolge la vaccinazione? È prevista l’offerta attiva e gratuita a maschi e femmine nel dodicesimo anno di età. La vaccinazione universale (uomini e donne) permette di ridurre il carico di malattia da HPV in tempi più rapidi ottenendo risultati migliori in termini di salute nella popolazione vaccinata. Non è troppo presto fare la vaccinazione tra gli undici e i dodici anni? No, è il momento più giusto, perché a questa età la risposta del sistema immunitario è maggiore di quella osservata in individui di età superiore e, di conseguenza, il beneficio è massimo. Inoltre, la vaccinazione induce una protezione più efficace se effettuata prima di un possibile contatto con il virus e, quindi, prima dell’inizio dell’attività sessuale, dal momento che il virus si trasmette in particolare attraverso i rapporti. La vaccinazione è sicura? Sono state dimostrate l’efficacia e la sicurezza della vaccinazione. Inoltre il vaccino non contiene il virus, né sue particelle: ciò vuol dire che in nessun modo può essere infettante e causare malattie da HPV. Gli effetti collaterali che possono eventualmente manifestarsi in seguito alla vaccinazione sono modesti e generalmente di breve durata (leggero arrossamento nel luogo dell’iniezione e talvolta qualche linea di febbre). Come viene somministrata la vaccinazione? Il vaccino offerto dalla nostra Area Vasta2 si somministra in due dosi (entro i 14 anni inclusi) nell’arco di circa sei mesi. Per assicurare la massima protezione, è importante non interrompere il ciclo vaccinale. Attenzione quindi a non mancare le sedute vaccinali che saranno fissate! Buon lavoro. Daniela Cimini |